Route des vins d’Alsace – in bici tra i vigneti nobili d’Alsazia

La Francia è stata eletta poco tempo fa come meta cicloturistica per eccellenza, e ripensando al cicloviaggio fatto proprio lì due estati fa, non ho davvero dubbi al riguardo.

Siamo partiti da Freiburg im Breisgau (mia seconda città del cuore, che vi consiglio, se non ci siete mai stati, perché è una delle città più belle e green di tutta la Germania) in direzione Breisach pedalando lungo il fiume Dreisam, giusto per scaldare un pò le gambe.

Pedalare in regioni dove tutto è segnalato, messo in sicurezza e ben organizzato regala veramente un senso di rilassatezza e ti fa godere molto di più tutta l’esperienza del viaggio. Zero stress. Zero traccia sul telefono. Zero cambiamenti di rotta. Solo il grande piacere di pedalare e godersi il panorama.

Superato Breisach siamo già in Francia e ci avviciniamo a Colmar percorrendo proprio il Canal de Colmar alternando viali alberati a immensi campi di pannocchie di mais. Volutamente arriviamo a Colmar nel primo pomeriggio in modo da avere tempo per visitare la città. I turisti sono sempre tanti in questa piccola cittadina, attratti dai tanti piccoli canali che la attraversano (definita non a caso “la piccola Venezia”) e dalle architetture gotico rinascimentali tipiche di questa regione, da sempre un po’ francese e un po’ tedesca. (Piccola curiosità su Colmar: risulta essere la città più secca della Francia perché, essendo situata ai piedi del massiccio montuoso dei Vosgi, le nuvole, bloccate appunto dalle creste dei monti, si ritrovano a riversare la maggior parte della loro acqua sul versante della Lorena, lasciando così Colmar a secco.)

canal du Colmar

canal du Colmar

Colmar

Il giorno dopo inizia ufficialmente il nostro cicloviaggio sulla Route des Vins d’Alsace. Subito ci rendiamo conto di dove siamo: in questa parte di Europa si concentrano una quantità di ciclovie e percorsi ciclabili locali che creano quasi un senso di felice stordimento! A valle scorre l’EuroVelo 5, percorso da ogni tipo di bici, di cargo bike, da chi viaggia solo in un breve tratto della Francia, da chi invece attraversa l’Europa da Nord a Sud, chi in solitaria, chi in coppia, chi in famiglia, chi con il proprio cane.  Noi scegliamo di percorrere la parte alta della strada del vino, quella più antica, che si snoda tra i vasti filari di vigneti; qui, infatti, alcune varietà di uve bianche vengono tradizionalmente definite “nobili” e rappresentano, di fatto, le uve più celebri d’Alsazia: Gewürztraminer, Riesling, Pinot Grigio e Moscato Bianco. Per chi ama visitare le cantine vitivinicole i posti dove potersi fermarsi e degustare i vini sono davvero tanti, basta prenotarli in tempo perché d’estate i tour sono spesso al completo visto il gran numero di visitatori.

segnaletica lungo l’Eurovelo 5

Sono tanti i piccoli paesi medievali che attraversiamo – Ribeauville, Bergheim, Rorschwihr, Selestat, Dambach La Ville, Barr, Obernai – tutti molto caratteristici, ben curati, con balconi fioriti, stradine acciottolate, case a graticcio, e campanili di chiese sempre molto ben visibili da lontano.

 I cicloturisti sono dappertutto, così come le infrastrutture, la segnaletica, le attività di ristorazione e le strutture ricettive bike friendly (quasi tutti con parcheggio custodito per la notte). Una vera e propria Eldorado per chi viaggia in bici.  Anche quando ci avviciniamo a Strasburgo percorrendo il lungo canale alberato, ci rendiamo conto che noi ciclisti diventiamo sempre più numerosi (quasi non basta più la corsia a contenerci!). Noi cicloturisti ci mescoliamo a chi va in città in bici, per studio o lavoro, dai paesi limitrofi. Siamo una grande famiglia. Strasburgo merita un giorno in più, un pò per riposarci e un pò per conoscere la città, visitare i tanti musei, ma soprattutto per fare un giro nella Réserve Naturale Nazionale Robertsau et de la Wantzenau, un grande polmone verde a ridosso della città che in queste calde giornate di fine luglio sono davvero un toccasana per tutti, strasburghesi e non.

Foret, Strasbourg

Ripartiamo oltrepassando il Reno, questa volta in territorio tedesco, in direzione sud, questa volta lungo l’EuroVelo 15. Qui, accanto al grande fiume che ha sempre fatto da confine naturale tra Francia e Germania, la natura è rigogliosa e sono tante le anse e le diramazioni che creano zone di relax, passeggiate per tutti e sport acquatici.  Ci colpisce la numerosa presenza lungo il percorso, alberi da frutto, mele soprattutto, che diventano presto la nostra merenda.

Rhein Velo

Arriviamo nella regione del Kaisersthul, con basse colline vulcaniche, incastonata tra la Foresta Nera e i Vosgi Francesi, anch’essa rinomata per i suoi vini di ottima qualità, come lo Spätburgunder (Pinot Noir) e le diverse varietà di Grauburgunder (Pinot Gris). I vini prodotti qui devono la loro qualità al particolare microclima (ritenuto il più soleggiato della Germania) e al fertile loess (deposito terroso di argilla) che trattiene il calore durante la notte.

Kaisersthul

Raggiungiamo Freiburg salendo su un treno regionale delle DBAHN, dove, nemmeno a dirlo, è possibile salire con la bici senza problemi.

Trascorriamo altri pochi giorni in Germania con amici e parenti, sempre in bici, consapevoli di aver fatto un viaggio in bici davvero bello, comodo e reso facile dal lavoro che la Francia ha svolto sul cicloturismo ormai da anni, sempre immersi nella natura, sempre in sicurezza, e in compagnia di tanti altri simpatici cicloturisti da tutto il mondo.

Valore aggiunto non trascurabile (almeno per me); se prima amavo particolarmente  il vino bianco, dopo questa full immersion, lo apprezzo ancora di più!!

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