Cicloviaggio in Danimarca

Estate 2023.

Prima di goderci Copenaghen, con le sue spiagge, i suoi locali sul mare e i suoi quartieri trendy, abbiamo esplorato la zona della Zealand in bici. Per non sobbarcarci questioni logistiche farraginose (treno- aereo- autobus-treno etc) abbiamo optato per noleggiare delle bici a Copenaghen con le relative panniers (Baisikeli Rental – Valby) invece che portarci le nostre.

Il percorso ad anello è durato 5 giorni, con circa 50 km al giorno, e paesaggi bellissimi e anche molto diversi, con campi di grano, orzo, pascoli, parchi, querce, faggete, castelli e tanti villaggi di pescatori.

Copenaghen in bici

Copenaghen in bici

     1 tappa:  Copenaghen – Helsingor: una delle ciclovie più belle, dove infatti abbiamo incontrato tanti cicloturisti diretti a Nord. Il primo tratto è stato su una corsia ciclabile larghissima- ovviamente-   accanto al mare fino al parco Dyrehaven, un parco naturalistico bellissimo, con tante querce centenarie, tra cui una di 800 anni, dove abbiamo incontrato cervi e tanti piccoli bambi liberi. Subito dopo, invece ci si immerge, costeggiando la ferrovia, in un tunnel di alberi fino ad Helsingor. Siamo sulla ciclovia nazionale 9, nonché Eurovelo 7, segnalata benissimo, tant’è che ogni traccia sul cellulare risulta superflua. Tappa intermedia al Lousiana Museum of Modern Art, che sta a Copenaghen come il MoMa sta a New York: è il museo più visitato della Danimarca e uno dei punti di riferimento dell’arte contemporanea a livello internazionale, esempio di perfetta fusione tra arte, architettura e natura. Godendo della luce anche dopo cena, arrivati ad Herlsingor, abbiamo ammirato il bellissimo castello, cupo e maestoso, sul mare dove Skakespeare ha ambientato il suo Amleto.

2 tappa: Helsingor – Olsted: tratto molto rilassante praticamente in mezzo a tante piccole foreste e distese di orzo e grano, con due tappe : la prima il castello di Fredensborg ( in realtà solo per un caffe) e la seconda nel più grande e davvero immenso castello di  Frederiksborg, nella cittadina di Hillerod. Il castello è in un parco totalmente pedonale e ciclabile, con tanti laghetti, giardini all’italiana e punti ristoro. (Dormitina sotto  un albero obbligatoria!). Federico II, Re di Danimarca, costruì un primo castello come sua residenza, che successivamente il  figlio Cristiano IV rase al suolo quasi interamente per costruirvi quello che tutt’oggi è il più famoso castello rinascimentale in stile olandese, eretto su alcune piccole isole del lago Slotsø. Arrivo con pernotto e cena nel villaggio di Olsted.

Dyrehaven-park

Dyrehaven Park

3 tappa: Olsted – Holbaek: lunga pedalata in mezzo ai fiordi. I villaggi sono stati sempre molto piccoli e molto semplici, ma è stato piacevolissimo saltellare da un fiordo all’altro attraversando i tanti ponti. Le coste sono sempre zone di pascolo per mucche e di pesca. Qui il primo assaggio delle acque del mare del Nord (per due pugliesi quasi un oltraggio !!) prima di arrivare ad Holbaek. Ecco: una cosa che abbiamo imparato è che, contrariamente a quello che accade in Italia, il fine settimana è fine settimana per tutti: quindi i negozi il sabato chiudono alle 15 ed  è tutto chiuso (tranne qualche locale di ristorazione) fino al lunedì. Le cittadine quindi possono sembrare spente e vuote, ma la loro filosofia è che tutti hanno diritto a godersi 2 giorni di sport e natura con amici e famiglia, e il lavoro e il business passano in secondo piano. E quindi…rispetto!!

 4 tappa: Holbaek – Roskilde – Koge: forse la tappa con più sali e scendi (la Danimarca proprio piatta non è !!) e con più pioggia,  ma prima o poi doveva capitare! Si scorre lungo la strada nazionale ma sempre in corsia protetta e comunque costeggiando dei parchi. La svolta: ad un certo punto in mezzo ad un parco dove sembrava non esserci nemmeno un bar aperto essendo domenica ci imbattiamo in un birrificio- miracolo, con tanto di produzione e degustazione, parco giochi e tanti animali: birra d’obbligo.  Facciamo poi tappa a Roskilde al museo delle navi vichinge ma soprattutto alla bellissima cattedrale, luogo di sepoltura di re e regine fin dal XV secolo (addirittura l’unica cattedrale in Zelanda fino al XX secolo) le cui guglie gemelle dominano lo skyline della città e patrimonio Unesco. Per accorciare l’arrivo a Koge e goderci la serata approfittiamo delle efficientissime ferrovie danesi sempre molto bike-friendy.

Seeland

Seeland

5 tappa: Koge – Copenaghen : la pioggia della sera prima non ci ha permesso di visitare la zona attorno a Koge per cui prima di partire per Copenaghen  visitiamo un altro castello, il Vallo Slot, nato nel 1500 e ricostruito a fine 1700 a seguito di un incendio, anch’esso immerso in un parco enorme pieno di cicloturisti e trekkers. Il viaggio di ritorno verso la capitale scorre liscio, accanto al mare, incrociando tanti e tanti cicloturisti in ogni direzione (siamo di nuovo sulla rotta per il Nord).

DSB DenMark

DSB Denmark

Cose belle vissute: la facilità con cui è possibile seguire i percorsi in bici, senza nessuna necessità di tracce ma solo guardando la segnaletica (quindi perfetto per me che odio guardare sempre il navigatore o il cellulare ); treni totalmente bike friendly, così come le strutture ricettive e di ristorazione (anzi! si da quasi per scontato che tu abbia la tua bici al seguito); tanti e tanti amici cicloturisti incontrati, giovani e meno giovani, con bambini, cargo bike, cani e carrettini; gentilezza e rispetto diffuso verso i cicloturisti; parchi bellissimi; sempre strade dove sono presenti case, fattorie, chioschi quindi mai nessuna zona “scoperta”; sempre possibile andare con la bici da un punto A ad un punto B nella sicurezza più totale e sempre immersi nella natura; meteo clemente, giusto qualche pioggia ma ci sta..

Cose brutte vissute: —————- (praticamente nessuna)

 

Aggiungo un ultimo pensiero che ho avuto con me per tutto questo viaggio: la Danimarca è la meta perfetta per un viaggio di sole donne.

Non ci si sente mai praticamente da sole, sperdute o in pericolo. tutto è sempre molto ben segnalato, visibile e comprensibile.  Le difficoltà sono praticamente nulle, tutto fila liscio, e quindi perfetto come viaggio iniziatico per chi decide di viaggiare con la bici ma ancora non l’ha mai fatto!

 

 

 

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